Come si fa a sapere quando una democrazia è alla frutta? Quando una proposta ad occhio e croce sensata viene giudicata da più parti come un atto contro qualcuno, come manovra politica per... Ecc... Se non si è alla frutta, manca poco... Naturalmente sto parlando della proposta di legge a firma Zanda/Finocchiaro (PD) che obbligherebbe le forze che si vogliono candidare in parlamento a fare quello che una qualsiasi associazione, con fini di lucro o no, deve normalmente fare: darsi uno statuto. Fondi un'associazione sportiva? Devi avere uno statuto in cui dici chi comanda, come funziona, quali sono gli scopi... Fondi un'impresa? Idem. Fondi un partit... Ehm... Un movimento che vuole fare la rivoluzione salvo poi ridursi a parlare di scontrini? Devi avere uno statuto. Sarebbe persino banale. Non per il Movimento 5 Stelle che minaccia di non ripresentarsi paventando gravi conseguenze sociali. Non per alcune menti illuminate dello stesso PD, che ne hanno subito approfittato per farsi belli sul loro blog mostrando quanto sono "contro" (vedi Pippo Civati, che ormai non si capisce cosa ci stia a fare nel PD visto che non è mai d'accordo con quello che fa il PD).
Quali sono le sottili argomentazioni usate contro questa proposta di legge? (rigorosamente riportate nello spirito e non alla lettera)
21.5.13
14.5.13
Ilda Boccassini, Berlusconi, Ruby e certi "pseudopensatori"
Nice try, Ghedini.
Ho letto questo bell'articoletto su Linkiesta.it e a momenti mi veniva un attacco epilettico.
Come nei souvenir di vetro con la neve finta, chiunque l'abbia scritto questo mescola le carte per meglio sostenere la propria tesi senza dover presentare argomentazioni serie. Con alcune cantonate clamorose.
8.5.13
Femminicidio, soluzioni idiote per un problema male impostato.
Accantono le stronzate di giornata del M5S che si era acquietato dopo aver scampato il pericolo di dover mostrare la propria incompetenza dovendo prendere parte a un governo e che è tornato più tracotante e retorico che mai per parlare di un tema che mi sta molto a cuore. Immagino le femministe rampanti che sono arrivate qua per ricoprirmi di insulti. Me ne sbatto, detto sinceramente. Ora che assistiamo attoniti alla strage di donne in corso, posto che questa sia veramente frutto di un aumento dei casi e non solo l'effetto megafono della stampa, è tutto un fiorir di "maschi maledetti che considerano le donne di loro proprietà" o di "non potete controllarci" o ancora "è tutta colpa della nostra società maschilista". E se tutto questo non c'entrasse una benemerita fava? O se fosse solo una piccola parte del problema?
7.5.13
Nella mente del complottista
«Gino, quando vuoi dimmi forme e modi con cui posso esserti utile dall'esterno, sia ufficialmente (Favazzi mi chiede per es. di interagire sulla questione dei vice) sia riservatamente. Per ora mi sembra tutto un miracolo! E allora i miracoli esistono!».
Qual è il contenuto di questa lettera? L'autore, chiamiamolo Manfredo, sta offrendo aiuto al suddetto Gino per supportarlo poichè a quanto pare sembra essere contento di una situazione che si è verificata. Ora facciamo un gioco, proviamo una serie di contesti, come gli esercizi di stile di Queneau.
22.4.13
Risposta alla risposta di Stefano Rodotà a Repubblica.
Eccoci qua. Con Napolitano presidente e una vicenda che rischia davvero di scoppiare come una bomba e di avere conseguenze anche gravi per il nostro paese. Con irresponsabili che parlano di golpe, poi si rimangiano quello che hanno detto, anzi no, fanno una "rimangiatina". E intanto si vedono appelli alle armi, si legge che il palazzo ha tramato contro il popolo e via delirando.
Qui trovate la lettera (ripubblicata da Micromega) che Stefano Rodotà ha sentito di dover scrivere in risposta all'articolo di Eugenio Scalfari comparso sulla Repubblica (qui).
Mi permetto di rispondergli, da cacchetta presuntuosa quale sono convinta di avere almeno un cervello pensante. Ometto il testo integrale ma per comodità cito solo le parti cui sento di ribattere.
Qui trovate la lettera (ripubblicata da Micromega) che Stefano Rodotà ha sentito di dover scrivere in risposta all'articolo di Eugenio Scalfari comparso sulla Repubblica (qui).
Mi permetto di rispondergli, da cacchetta presuntuosa quale sono convinta di avere almeno un cervello pensante. Ometto il testo integrale ma per comodità cito solo le parti cui sento di ribattere.
20.4.13
il Movimento 5 Stelle, Rodotà e un branco di pirla (inclusi noi).

16.4.13
Il re e il bullo (dal web l'eterno ritorno)

Per caso ho ritrovato questo. Inviato ad un concorso 3 (???) anni fa e per sempre disperso nei meandri oscuri della rete. L'idea di fondo è mia, i disegni spettacolari del'impagabile Mattia Sterzi (date un occhio a vita da cozza, il suo blog). E cacchio... Era il primo tentativo eppure funzionava.
5.4.13
Tette al vento e i cliché del web
Mini-post giusto per dire che da quando ho parlato di Femen, a questo blog arrivano un sacco di visite a partire da google... Fra le parole chiave usate per la ricerca figurano: "donne tette al vento", "foto di tette al vento", "foto ragazze tette al vento", "tette e mimosa immagini". Quest'ultimo forse stava cercando qualcosa per fare un biglietto "originale" per la festa della donna... Abbiamo inoltre il logorroico "foto di ragazze che mostrano le proprie tette" che voleva essere sicuro che il motore di ricerca capisse e il confuso "tette per cellulare in movimento" che non... Che si... Che boh. Non riesco proprio a immaginare cosa stessero cercando.
Sappiamo perfettamente che il web è utilizzato in larga parte per quello... E sappiamo anche che l'Italia è il primo paese per contatti a youporn ma... Ecco ora lo sto toccando con mano...
Sappiamo perfettamente che il web è utilizzato in larga parte per quello... E sappiamo anche che l'Italia è il primo paese per contatti a youporn ma... Ecco ora lo sto toccando con mano...
8.3.13
8 marzo, donne, femen e tette al vento.
Potevo perdere una ghiotta occasione di farmi un po' di seghe mentali (visto l'argomento la specificazione è più che mai necessaria)?
5.3.13
I primi grillini che vengono al pettine...
Prime apparizioni pubbliche dei neoeletti del movimento 5 stelle e prime cazzate. Perché si fa presto a dire che "quelli là" non lavorano e rubano i nostri soldi... Ma poi ci si rende conto che effettivamente un po' di lavoro dovevano farlo se non altro per destreggiarsi quotidianamente fra dichiarazioni pubbliche, discussioni interne, scelte di linea... Così, l'appena nominata capogruppo Roberta Lombardi ha pensato bene di lanciarsi in dichiarazioni che nemmeno Storace al terzo litro di rosso de li castelli... Come giustamente fa notare Massimo Gramellini nel suo "Buongiorno" de "La stampa" l'avesse fatto un politico della casta Grillo gli sarebbe saltato alla gola urlandogli che è un morto che cammina, che è finito, che si deve arrendere che è circondato. Il problema è che sembra essere circondato da gente che ha la stessa cultura da bar. Però ok, è uno scivolone e non è nemmeno bello accanirsi. Ma questo non è l'unico nodo che viene al pettine...
28.2.13
Non supplicate Grillo! Mandatelo a...
Se Grillo aspetta la mia firma per votare la fiducia a un eventuale governo Bersani che si proponga di fare cosette quali una legge anticorruzione, il dimezzamento dei parlamentari ecc... Aspetterà per un po'!
Ma insomma... Com'è possibile che questo personaggio abbia bisogno di essere supplicato per fare quello che ha sempre detto di voler fare? Mi sembra evidente che stia semplicemente cercando di alzare la posta, con una manovra degna della scaltrezza del peggior parlamentare vecchio stampo. Insulta Bersani, pesantemente, come al solito, solo per alzare la voce, per dar prova di forza, per mostrare che lui è duro e puro. Sa benissimo che se accettasse di collaborare senza colpo ferire Bersani ne sarebbe avvantaggiato. Insomma, impegnandosi in un braccio di ferro dimostra di tenere più alla propria immagine, e ai propri voti, piuttosto che al suo programma. Le petizioni che stanno girando sono solo la scappatoia per potersi rimangiare quello che ha detto senza nemmeno dover chiedere scusa. Per poter dire "me lo chiede la gente di farlo". No caro Beppe, se ti vuoi assumere le tue responsabilità fallo da solo, di certo non con la mia richiesta, altrimenti le persone che hanno un cervello ti chiederanno di andare dove tu hai mandato tutti i politici in questi anni campando sulla rabbia e sul malcontento. Fra l'altro, tu in parlamento, a votare la fiducia, non sarai nemmeno invitato.
Molto meglio firmare la petizione di "siamo la gente, il potere ci temono", Domenico Scilipoti capo del governo!
Ma insomma... Com'è possibile che questo personaggio abbia bisogno di essere supplicato per fare quello che ha sempre detto di voler fare? Mi sembra evidente che stia semplicemente cercando di alzare la posta, con una manovra degna della scaltrezza del peggior parlamentare vecchio stampo. Insulta Bersani, pesantemente, come al solito, solo per alzare la voce, per dar prova di forza, per mostrare che lui è duro e puro. Sa benissimo che se accettasse di collaborare senza colpo ferire Bersani ne sarebbe avvantaggiato. Insomma, impegnandosi in un braccio di ferro dimostra di tenere più alla propria immagine, e ai propri voti, piuttosto che al suo programma. Le petizioni che stanno girando sono solo la scappatoia per potersi rimangiare quello che ha detto senza nemmeno dover chiedere scusa. Per poter dire "me lo chiede la gente di farlo". No caro Beppe, se ti vuoi assumere le tue responsabilità fallo da solo, di certo non con la mia richiesta, altrimenti le persone che hanno un cervello ti chiederanno di andare dove tu hai mandato tutti i politici in questi anni campando sulla rabbia e sul malcontento. Fra l'altro, tu in parlamento, a votare la fiducia, non sarai nemmeno invitato.
Molto meglio firmare la petizione di "siamo la gente, il potere ci temono", Domenico Scilipoti capo del governo!
22.2.13
5 ragioni per cui voterò PD.
Ci attendono due giorni epici domenica e lunedì. Almeno io che sono cresciuto a pane e discussioni politiche, li sto vivendo in questo modo, quindi mi diletto a leggiucchiare in giro su altri blog opinioni, informazioni, analisi ecc... Un'analisi interessante, che non condivido pienamente ma che secondo me centra alcuni punti cruciali, la trovate sul blog "Quit the doner", con il titolo "5 buone ragioni per non votare Grillo". Non sto a riassumere il contenuto, se vi interessa andatevelo a leggere, quello che conta è che molti "grillini", nelle risposte, a parte la solita caterva di insulti, sfidano gli altri a scrivere le ragioni per cui voteranno chi voteranno. Challenge accepted.
12.12.12
Fabrizio e Anna, dopo la lite.
Ricomponiamo. Anzitutto con Anna. Durante il pomeriggio e a cena le
ho girato al largo per dare il tempo alle parole che ci siamo detti
di sedimentare. Ho atteso di ritrovarla nel morbido comfort della
nostra camera da letto. L'ho spiazzata con un: “sono un cretino”
e non ho battuto ciglio al suo prevedibile “sì” di risposta e a
quel punto abbiamo potuto sviscerare i veleni che ci hanno fatto dire
quello che non pensiamo. Due idealismi a confronto: il mio pacato e
consapevole, forse a volte rassegnato, il suo arrembante, da eroina
romantica. E alla fine dei mille tornanti del nostro discorso è
arrivata la sua solita domanda. La porta blindata che lei non riesce
a varcare e di cui io stesso forse non ho le chiavi. Anzi visto
quanto emerso con il Sommo posso tranquillamente dire di averle perse
da un po'.
- Perchè fai quello che fai?
11.12.12
La mummia 6: Berluscothep, ancora una volta il ritorno.
La mummia aveva regnato
per un ventennio nel paese. Un piccolo paese insinuato nel mare, dal
grande passato, un presente angosciato e un futuro incerto. La mummia
aveva regnato per vent'anni quasi ininterrottamente, unica eccezione
due brevi periodi, due piccoli apostrofi rosa (in realtà grigi ma
rosa in confronto al resto) fra le parole “v'inculo con la sabbia”.
26.4.12
Congetture, misteri, incertezze e... Cazzate.
Ho appena letto su questa pagina di Facebook ("Pedagogica", ve la consiglio se siete interessati alle tematiche dell'educazione), una citazione di John Dewey a proposito della condizione dell'uomo: "L'uomo vive in un mondo di congetture, di mistero, di incertezze". Ha quell'aura da sentenza definitiva che hanno tutti i migliori aforismi ma è poi vera? Se io non fossi certo che alla prossima inspirazione non respirerò acido ci andrei molto cauto a farlo... Se io non fossi certo che la pizza ha un sapore che mi piace non mi verrebbe l'acquolina in bocca al solo pensiero, se i giocatori di calcio non fossero certi che colpendo la palla in un certo modo questa prende un determinato effetto nessuno diventerebbe un campione... ecc... Si possono fare centinaia di esempi di questo tipo. La vita procede di assunzione in assunzione. In effetti pensare che la pizza sarà buona, che l'aria sarà respirabile, che la palla giri in un certo modo... Sono congetture che con il tempo si sono trasformate in certezze. Se davvero vivessimo in un mondo di incertezze non potremmo nemmeno alzarci dal letto al mattino non sapendo se sotto di noi troveremo ancora il pavimento. Quindi John... Figa la tua frase... Ma è una mezza stronzata.
23.4.12
Il "si" e il coraggio di dire "no"
Negli
ultimi tempi grazie ai social network su cui un sacco di gente spende
un mucchio di tempo abbiamo visto fiorire un'informazione alternativa
e siamo letteralmente travolti da un flusso di dati di ogni tipo.
Dall'economia al gossip, dalle figure di merda più epiche ai più
elaborati oggetti di design. Nulla sembra sfuggire ai tentacoli della
rete che più che a una ragnatela sembra assomigliare sempre di più
all'isola di plastica che galleggia nel bel mezzo dell'oceano.
20.4.12
Lost in translation
ATTENZIONE: post ad alto tasso di seghe
mentali. Dato che avete milioni di cose migliori da fare che leggere
questo, potete tranquillamente chiudere la pagina, tanto se siete arrivati fino a qua (grazie) il contatore di visualizzazioni è già scattato e il mio
ego è già gratificato (basta poco per farmi contento).
18.4.12
"Farei tutto per te"
Di
nuovo vide la nebbia lattiginosa svanire davanti agli occhi e si
ritrovò nella radura che aveva scelto. Rabbrividì guardando gli
alberi nodosi. È andata bene. Il
suo padrone gli aveva spiegato con un certo divertimento che se non
si fosse concentrato esattamente sul posto di arrivo avrebbe potuto
riapparire proprio dove c'era un oggetto, una pianta, un muro o
qualsiasi altra cosa, con conseguenze poco piacevoli e facilmente
immaginabili. La radura era a un'ora di cammino dalla capanna ma era
abbastanza ampia per metterlo sufficientemente al riparo da un errore
di quel genere. Si incamminò lungo il sentiero illuminato da una
luna piena e verdastra. Se non mi avessero fatto il favore
di strapparmi la camicia non sarei riuscito ad attivare
l'incantesimo. Credevo che essere cattivi fosse più facile. Quel
capitano sembrava abbastanza cazzuto riuscirà sicuramente a
vendicare il piccolo. Quello stronzo aveva detto che non l'avrebbe
ucciso invece è successo un macello. Sentì
una fitta al cuore.
14.4.12
Diciamolo: gli ateisti hanno rotto il cazzo!
Avvertenza: prima di pensare ecco il
solito bigotto ignorante retrogrado oltranzista fanatico rileggete
bene il titolo. Ho scritto gli ateisti, non gli atei. Credo che
ognuno, in campo metafisico, sia libero di credere a ciò che vuole,
anche che non esista per nulla un piano metafisico. Ce l'ho con
quelli che assolutizzano il loro punto di vista e lo rendono un
“ismo” appunto (i cosiddetti “atei positivi”). E nel caso
specifico quelli che propinano a supporto della loro tesi la solita
sbrodolata di argomentazioni del tipo “non è logico”, “non ci
sono fatti oggettivi”, “la scienza almeno procede per tentativi
ed errori la religione no” e via blaterando. A queste persone
vorrei segnalare due cose:
13.4.12
Le meraviglie del genere umano: femmine omega
Biblioteca. Sto leggendo la biografia
di Einstein (quella cui accennavo qualche post fa), una parte
piuttosto complicata che cerca di rendere comprensibile anche alle
capre della fisica come me una roba astrusa come la teoria dello
spazio curvo. Ogni tanto alzo lo sguardo per meditare su quanto è
scritto e guardo le altre persone nella stanza. Qualche vecchietto,
molti studenti. Una ragazza che evidentemente confida molto nei suoi
occhi color Siberian Husky è seduta ad un tavolo quasi all'estremo
opposto della stanza e sta ammazzando di sguardi un ragazzo belloccio
seduto vicino a me.
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