Avvertenza: prima di pensare ecco il
solito bigotto ignorante retrogrado oltranzista fanatico rileggete
bene il titolo. Ho scritto gli ateisti, non gli atei. Credo che
ognuno, in campo metafisico, sia libero di credere a ciò che vuole,
anche che non esista per nulla un piano metafisico. Ce l'ho con
quelli che assolutizzano il loro punto di vista e lo rendono un
“ismo” appunto (i cosiddetti “atei positivi”). E nel caso
specifico quelli che propinano a supporto della loro tesi la solita
sbrodolata di argomentazioni del tipo “non è logico”, “non ci
sono fatti oggettivi”, “la scienza almeno procede per tentativi
ed errori la religione no” e via blaterando. A queste persone
vorrei segnalare due cose:
- la storia della scienza non è per
nulla quella sequenza logica di tentativi ed errori che si pensa.
Avete presente il tizio che si scordò di mangiare il formaggio e
scoprì la penicillina? Ecco magari le cose non andarono proprio così
ma l'aneddoto è simbolico di come spesso più che un percorso logico
è il caso, unito all'intuizione (e dietro questa parola si apre il
terreno sconfinato dell'inconscio umano) combinati con le convinzioni
dello scienziato che portano alla scoperta scientifica. Volete esempi
più realistici? Il premio nobel per la fisica Abdus Salam alla
domanda “perchè si è dedicato alla ricerca di una teoria di campo
unificata?” rispose “perchè Dio è uno solo”. Pensate che uno
così si sarebbe fermato di fronte ad eventuali incongruenze (che
sicuramente ha incontrato) nelle formule che stava elaborando perché
la logica glielo imponeva? Un altro esempio? Einstein quando scrisse
la formula della teoria della relatività generale si rese conto che
quella formula descriveva un universo in espansione. Dato che si
pensava che l'universo fosse statico introdusse un correttivo, “la
costante cosmologica”, che stabilizzava il tutto. Tot anni dopo
però si scoprì che l'universo era in espansione e Einstein tolse
dalla sua formula la costante cosmologica bollandola come “il suo
più grande errore”. Fu proprio la logica a imporgli quella
correzione, o se preferite, detto in altro modo, non ebbe abbastanza
fede nella sua teoria (aveva già frantumato la teoria della gravità
newtoniana, forse pensò di aver fatto già abbastanza danni). Ironia
della sorte oggi la costante cosmologica è ritenuta necessaria visto
che l'universo non solo è in espansione ma sembra che sia in
espansione accelerata e la costante cosmologica la “supporterebbe”.
E si potrebbero fare tantissimi altri esempi del genere: Watson e
Crick, Mendhel, Darwin, Witten e il modo in cui viene condotta oggi
la ricerca sulle stringhe... A guardarla da vicino la scienza non è
una mera serie di prove ed errori ma piuttosto un susseguirsi non
molto organico di credenze che rimpiazzano altre credenze solo perché
qualcuno, in un qualche momento, ha creduto irrazionalmente e
illogicamente di avere ragione a sostenere le “novità”. E anche
quando si ha la “prova” delle novità subito ci sono tentativi di
dimostrare che si è sbagliato oppure si prova a salvare il salvabile
delle vecchie teorie in una sorta di “conservatorismo”.
Atteggiamento tipicamente umano ma decisamente poco scientifico. Mi
si potrebbe rispondere che quello non dipende dalla scienza ma dagli
uomini che la fanno. Grazie al cazzo. Forse che la scienza esiste
svincolata da un pensiero che la pensa? Esiste l'entità “pensiero
scientifico assoluto”? No. È una mera astrazione.
-La seconda cosa che vorrei dirvi cari
i miei ateisti è che come già Popper nella prima metà del '900
aveva ipotizzato nel suo “La ricerca non ha fine”, in base ad
alcune leggi fondamentali della fisica e della matematica del '900
sembra proprio che la scienza abbia rinunciato all'idea di poter
spiegare tutto con certezza all'interno del proprio sistema. E se la
scienza stessa dice questo, perché dovremmo rinunciare all'idea di
ricercare spiegazioni al di fuori di quel sistema? Non so voi, io se
in un libro non trovo le informazioni che cerco su una cosa cambio
libro... Non è che penso che quella cosa non esiste. Certo si
sconfina nella metafisica ma chi ha detto che dobbiamo attenerci
sempre e per forza alle regole della scienza, che sono quelle stesse
che non permettono alla scienza di scoprire tutto?
Insomma. Mettetevi il cuore in pace e non scassate il cazzo.
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