Di
nuovo vide la nebbia lattiginosa svanire davanti agli occhi e si
ritrovò nella radura che aveva scelto. Rabbrividì guardando gli
alberi nodosi. È andata bene. Il
suo padrone gli aveva spiegato con un certo divertimento che se non
si fosse concentrato esattamente sul posto di arrivo avrebbe potuto
riapparire proprio dove c'era un oggetto, una pianta, un muro o
qualsiasi altra cosa, con conseguenze poco piacevoli e facilmente
immaginabili. La radura era a un'ora di cammino dalla capanna ma era
abbastanza ampia per metterlo sufficientemente al riparo da un errore
di quel genere. Si incamminò lungo il sentiero illuminato da una
luna piena e verdastra. Se non mi avessero fatto il favore
di strapparmi la camicia non sarei riuscito ad attivare
l'incantesimo. Credevo che essere cattivi fosse più facile. Quel
capitano sembrava abbastanza cazzuto riuscirà sicuramente a
vendicare il piccolo. Quello stronzo aveva detto che non l'avrebbe
ucciso invece è successo un macello. Sentì
una fitta al cuore.
Dovevo farlo non avevo altro modo per
liberare Irene. Come cazzo potevo combattere contro mister nero?
Almeno il capitano sono riuscito a colpirlo ma a quel bastardo i miei
pugni non facevano nulla. Non si doveva nemmeno muovere! Fosse stato
per me sarei ancora a casa non sono stato io a dire: “per favore
coinvolgetemi nella vostra guerra! Per
quanto cercasse di giustificarsi si sarebbe messo a urlare. In
sette miliardi di persone doveva scegliere proprio me? Perché? Dal
giorno del rapimento erano passate all'incirca due settimane.
L'accordo fatto con Yalabrius, questo aveva scoperto essere il nome
dell'uomo in completo nero, prevedeva l'esecuzione di quel compito
odioso in cambio di Irene. Sapeva di non avere prove per dimostrare
che l'aveva fatto veramente. Ebbe la netta sensazione che la sua
liberazione e il salvataggio di Irene fossero ancora lontani. Aveva
cercato di ribellarsi, di fuggire ma l'uomo sembrava davvero
onnipotente e alla fine aveva accettato di sottoporsi al pallosissimo
addestramento all'uso dell'incantesimo di trasporto inglobato
nell'amuleto, aveva sopportato gli insulti del suo padrone con
sussiego, aveva cercato di essere il miglior servo possibile per
cercare di sveltire i tempi. Ora era arrivata quell'orribile notte.
Sentiva che lo sguardo del bambino non l'avrebbe più abbandonato. E
quella voce, quella domanda: “Mi fai male! Perché?”. Perché
devo salvare Irene cazzo! Cosa avrei dovuto fare?
Sembra che questa cosa avrà qualche piccola conseguenza
sul mio equilibrio mentale. Ma non è questo quello che si dice?
“Farei tutto per te”. L'ho fatto cazzo! Sei proprio un coglione!
Tu hai ucciso un bambino per assecondare i piani di conquista di quel
pazzo, non senti un po' di rimorso? Sì, Cristo. Ma non è un
problema mio, ho fatto quello che dovevo fare. E secondo te Irene per
te l'avrebbe fatto? Non lo so. Non è importante, sono io che dico
“farei tutto per te”. E avrei ucciso mille bambini, sarei
diventato la morte in persona per poterla liberare. La differenza fra
me e certi pagliacci è che io le cose che dico le intendo veramente.
Il tipo ha detto che voleva me, lei si trova in questa situazione per
colpa mia. E non potevi salvarla come un qualsiasi eroe? Ma ti sembro
un eroe? Vedi forse il mantellino che svolazza? E quello è
invincibile, è capace di spiare ogni mio movimento e se anche solo
avessi provato a pensare di liberare Irene e fuggire, l'avrebbe
saputo prima ancora di me. Poi fuggire per andare dove? Non è che
possiamo tornare a casa in autobus da qua. Non so nemmeno dove sia
qua, sei un moralista del cazzo. Vorrei vedere te al mio posto, son
tutti froci con il culo degli altri! Ma il mio culo è
il tuo culo: io sono la tua parte migliore. No tu sei la parte di me
che ha giocato troppo a Zelda e questo non è un videogioco. Non ho
spade magiche, poteri straordinari, flauti fatati. Non sono
predestinato a nulla. Sono solo un pirla che chissà per quale
scherzo del destino è stato scelto come attore di questa commedia.
Mancano solo Frodo e Gollum, è assurdo. Guarda questi alberi!
Sembrano usciti dalla matita di Tim Burton. Cosa posso fare qua
io?Non mi rompere i coglioni.
Nessun commento:
Posta un commento