22.2.13

5 ragioni per cui voterò PD.


Ci attendono due giorni epici domenica e lunedì. Almeno io che sono cresciuto a pane e discussioni politiche, li sto vivendo in questo modo, quindi mi diletto a leggiucchiare in giro su altri blog opinioni, informazioni, analisi ecc... Un'analisi interessante, che non condivido pienamente ma che secondo me centra alcuni punti cruciali, la trovate sul blog "Quit the doner",  con il titolo "5 buone ragioni per non votare Grillo". Non sto a riassumere il contenuto, se vi interessa andatevelo a leggere, quello che conta è che molti "grillini", nelle risposte, a parte la solita caterva di insulti, sfidano gli altri a scrivere le ragioni per cui voteranno chi voteranno. Challenge accepted.
Ecco allora le ragioni per cui io voterò PD. Cercherò di non dilungarmi per non annoiarvi ma naturalmente sarò lieto di approfondire su richiesta.

1. Il PD negli ultimi anni, a mio modo di vedere, ha cercato di tenere un atteggiamento responsabile anche quando era impopolare. Ha appoggiato il governo Monti poichè era una possibile soluzione alla crisi economica e all'attacco speculativo che stavamo subendo. Anche quando il governo Monti ha fatto le sue cazzate, non ha ritirato il supporto ma è rimasto fedele all'impegno preso non rinunciando a criticare e a cercare di migliorare i testi di legge con il lavoro parlamentare ma senza mai cedere alla tentazione del ricatto (mezzo alquanto infimo, secondo me).

2. Ha portato avanti una campagna elettorale "sottovoce", senza mai alzare i toni, a parte qualche caduta di stile tipo quel "li sbraniamo", senza fuggire il confronto diretto con gli altri e evitando di ricorrere massicciamente all'uso di slogan anche a scapito della chiarezza e della comprensibilità delle proposte (tanto che si rimprovera a Gargamella di essere confuso), resistendo alle sirene delle generalizzazioni e sempre cercando di fare "distinguo" (questo è l'atteggiamento contrario a quello portato avanti da Grillo, dal PDL e ultimamente persino da Monti). Un autogol clamoroso dal punto di vista della comunicazione da televendita, ma un modo serio e sereno di portare avanti le proprie idee.

3. Il programma del PD contiene, in mezzo ad alcune supercazzole, alcune proposte che sono DAVVERO nuove (almeno in Italia): finanziare la ricerca anche attraverso fondi di investimento garantiti dallo stato (e non come dicono tutti gli altri attraverso sgravi a chi finanzia); nelle scuole favorire programmi interdisciplinari incentrati sul "problem solving" per favorire la formazione del pensiero laterale; favorire il rilancio economico attraverso PICCOLE opere: ristrutturazioni, messa in sicurezza del territorio ecc... Ho scelto questi tre punti (i primi due presi dall'inchiesta fatta dalla rivista "Le scienze" in vista delle elezioni, qui l'articolo completo; il terzo proclamato da Bersani in tutte le salse) perchè li ritengo esemplificativi di una visione più ampia su 3 grandi temi: ricerca, educazione, vivibilità. Non sono il non plus ultra ma sono cose concrete che messe assieme vanno nella direzione di un paese che mi sembra desiderabile.

4. il PD (assieme alle altre forze di centrosinistra) nonostante tutte le critiche cui si è esposto, alcune fondate altre strumentali, ha indetto delle primarie. Chi  voleva poteva scegliere il suo leader. Se è vero che magari potrebbero essere state pilotate, che ci potrebbero essere stati brogli o amenità simili, è altrettanto vero che sono stati gli unici ad affrontare il rischio che comportano. Il PDL, nei mesi in cui ne ha parlato, si stava disintegrando. Grillo ha evitato la questione inventandosi le parlamentarie (a mio modo di vedere, nell'attuale sistema elettorale, infinitamente più inutili).

5. il PD è masochista. Piuttosto che prendere voti, li perde. Per quanto possa essere assurdo mi sembra un buon segnale del fatto che non sono disposti a tutto pur di vincere, ergo hanno una, magari anche minima, integrità. A meno di non ipotizzare una completa deficienza.

Infine, siccome sono generoso, aggiungo un'ultima motivazione: il centrosinistra è l'unica forza che ha le carte in regola per ostacolare l'accoppiata PDL + LEGA, vero disastro di questo paese. Nonostante le accuse di "antidemocrazia" il discorso del voto utile, con questa legge elettorale, ha senso. Se si sceglie di partecipare a una gara, bisogna muoversi all'interno delle sue regole, e le regole dicono che chi si divide, non riuscirà a governare (facendo il gioco di chi sapendo che non potrà vincere, sta puntando al pareggio).

Ok ora divertitevi a criticare. Haters gonna hate.

1 commento:

  1. Che dire... non posso che concordare... sono le stesse motivazioni per le quali lo voterò anche io, anche se forse al punto 5 un po' di deficienza non la escluderei...

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