31.1.12

Sic transit gloria mundi


“Ti è mai capitato di sentirti sospeso? Come in bilico... Sì. Fra gli “avrebbe potuto essere” appartenenti ormai al passato e i “vorrei che fosse” di un futuro nebuloso. È in una simile condizione che approdai a Roma, Ulisse nella mia vita. Un viaggio breve nello spazio ma lunghissimo nel tempo. Einstein sarebbe fiero di me. Ecco infatti che fra le colonne del foro ti sembra di scorgere Nerone, pazzo e innamorato, cantare la distruzione di Roma, ecco che di fronte alla meraviglia dei quattro fiumi, Bernini sfotte il corteo del Papa e dei cardinali. Lì la casa romana ha ceduto il posto al tempio pagano che ha ceduto il posto alla basilica paleocristiana. Non molto lontano ragazzi indignati spegnevano incendi lanciando estintori, magari dove un gladiatore con le fattezze di Russel Crowe riconquistò la libertà. Nel labirinto di specchi fra verità, storia e leggenda tu, benchè naufrago, sei l'unica certezza. E finisci a mezzanotte di fronte alla cupola delle cupole a piangere di commozione. E, anche nel caso in cui tu non ci abbia mai creduto, raccomandi l'anima a Dio”

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