21.10.13

John Wayne Gacy Jr di Sufjan Stevens e il male dentro di noi...

Forse non sapete chi è John Wayne Gacy Jr, almeno io non lo sapevo fino a che qualche anno fa non mi sono imbattuto in questa canzone di Sufjan Stevens, uno dei più folli cantautori statunitensi in circolazione (ascoltatevi i suoi dischi di Natale per capire cosa intendo con "folle").


 John Wayne Gacy  nacque a Chicago (e per questo è incluso nell'album Illinoise di Sufjan Stevens, che aveva il progetto di scrivere un disco per ognuno degli stati americani) si sposò, ebbe dei figli, un lavoro imprenditoriale... Apparentemente conduceva una vita normale. Aveva un carattere socievole tanto che i vicini lo adoravano e lo ricordavano come una persona gentile e con un grande senso dell'umorismo. Compiva regolarmente attività di volontariato, vestendosi da clown ("Pogo" il suo nome d'arte) per assistere i bambini malati in ospedale. Un uomo modello?

10.10.13

L'amor perduto reprise.

Nel post di ieri proponevo una suggestione lanciata da Alice Miller riguardante l'inseguire, in amore, persone che ci rifiutano come ripetizione di uno schema subito nei primissimi mesi di vita. Naturalmente la faccenda è più complessa di così. Quella ferita subita all'inizio della vita, quasi come un tradimento primordiale, di cui non abbiamo memoria se non nella profondità del nostro inconscio poi può agire attraverso di noi attraverso mille modi. Quindi piuttosto che inseguire qualcuno che non ci vuole, potremmo avere manie di controllo nei confronti del partner, potremmo essere seduttori seriali che una volta che hanno la certezza della disponibilità della "preda" la abbandonano senza magari nemmeno "consumare". Tutto in funzione di quei primi mesi.

Che quest'idea sia valida o contestabile si presta ad essere usata come chiave interpretativa della nostra società. Magari con alcuni passaggi deboli e contestabili... Ma insomma ci può dire qualcosa in più riguardo a certi fenomeni o certe tendenze che riscontriamo oggi nei nostri conoscenti e, nei casi peggiori, nelle pagine di cronaca nera dei quotidiani.

Ad esempio, se seguite il mio blog sapete che tempo fa pubblicai una riflessione sul femminicidio intitolata "soluzioni idiote per un problema male impostato", dove sostenevo che tirare in ballo la società maschilista per spiegare simili tragedie poteva essere fuorviante e soprattutto rischiava di non aiutare a trovare soluzioni adeguate. Questa notte ho avuto un'illuminazione (parole forti) e ora posso dare sostanza a quel pensiero.

9.10.13

Alla ricerca dell'amore perduto...

Ascoltate questo pezzo:


E' "I love you" di Woodkid. Ora al di là del fatto che incontri i vostri gusti o meno... Una coincidenza ha fatto scattare in me un cortocircuito che potrebbe essere riassunto dalla domanda: "a chi si rivolge questa canzone?".