5.10.11

Niente più sonno R.E.M. per me...

Mi ci è voluto un po' per mettermi a scrivere questo post. Non sapevo bene da che parte affrontare l'argomento anche se sentivo in qualche modo di doverlo affrontare. Come quando senti il bisogno di scrivere riguardo un evento traumatico per cercare di riordinare le idee, per provare a comprendere l'incomprensibile.

I R.E.M. si sono sciolti, forse non vi è sfuggita la notizia. Confesso che avendoli seguiti per  venti dei loro trent'anni di onorata carriera, sono rimasto abbastanza scosso. Credo che fosse nell'aria. L'ultimo disco era una cavalcata fra tutte le sfumature della loro musica dal rock scanzonato e un po' surreale dei primi anni (quando cantavano "gardening at night" in un night club prima degli spogliarelli e il "pubblico" lanciava loro bigliettini amichevoli con scritto "se suonate un'altra canzone del genere vi uccido finocchi!"), passando per una nuova edizione di "everybody hurts" ("everyday is yours to win"), fino alla conclusiva "blue", a metà fra quella "country feedback" che Stipe ha indicato come la sua favorita del loro repertorio e "e-bow the letter" che ha visto coronato il sogno di suonare per Patti Smith.